Presse 2015 – La Stampa – 03-22

Landau, Père & Fils

Sigmund & Jean-Pierre Landau

Fortunato d’Amico
La Stampa, 22/03/2015
La mostra milanese Landau, Père & Fils,  di recente terminata al Palazzo delle Stelline, presso la sede dell’Istituto Francese di Milano, ha messo in evidenza il lavoro di due artisti tra loro complementari e diversi,  legati oltre che da un rapporto parentale, anche da una singolare storia di vita. Sigmund Landau è stato uno degli esponenti dell’Ecolè de Paris, erede di un rabbino.  Giunse nella capitale francese nel 1919, dove iniziò la sua professione di pittore,  condividendo per un certo periodo lo studio con Modigliani. Durante la seconda guerra mondiale fu costretto a rifugiarsi a Saint Tropez. Nel 1944, in un piccolo paese occupato dai nazisti, nella regione francese Rodano-Alpi, nasce il figlio Jean–Pierre. Negli anni che seguiranno Sigmund sublimerà, attraverso la sua pittura ispirata ai testi delle scritture sacre, il bisogno di risanare gli orrori della guerra dipingendo il tema della sacra famiglie e della natura con una tecnica ripetitiva ed espressionista che predilige i colori piacevoli e la figuratività. Tanto amore per la famiglia dichiarato nei dipinti e alla moglie, ma distacco e formalità nei confronti dei figli, con i quali evita di intrattenere rapporti. Solo alla morte del padre nel 1962, Jean-Pierre a 17 anni inizia  a studiare arte. Poi interrompe bruscamente per dedicarsi allo studio della medicina, diventando psichiatra e psicoanalista praticando la professione con successo.
Nel 1990 riprende a studiare scultura, e quindi pittura, arrivando a concepire un lavoro artistico complementare e in contrapposizione rispetto a quello del padre con cui vive un forte conflitto interiore. Nei suoi lavori la forma svanisce per  diventare segno grafico di una scrittura che ingloba nel gesto, e nella performance rappresentativa, l’emozione e il ragionamento. I suoi quadri, fuori dai vincoli convenzionali, sono documenti che denunciano l’urgenza di comunicare un movimento liberatorio progettato nel corso del tempo.  La ricerca di una risoluzione alle ostilità reiterate contro la figura del genitore è una decisione che avviene quando  Jean- Pierre stabilisce di acquistare una serie di opere di suo padre, di cui non possedeva nulla, alle aste o direttamente dai collezionisti.  Nel giro di qualche anno  compra un discreto numero di tele, sufficienti ad allestire una sorta di confronto a distanza, e dai quali è nata questa mostra che ha presentato i quadri di entrambi.
Landau, Père & Fils,  è una storia significativa, raccontata attraverso un percorso artistico  sorprendente, nelle cui maglie ritroviamo le vicende e gli sviluppi della condizione europea  attraversata dal secolo breve. L’arte, quindi, è anche una scrittura irrinunciabile  per mettere in contatto le persone tra di loro e rivelare, nell’interpretazione estetica, il senso profondo dell’esistenza.